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Notizie Acli

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Bene la cassa integrazione, serve più coraggio su famiglie, terzo settore e futuro

Written by Manuela Abbate. Posted in Notizie Acli

“Il Decreto Rilancio approvato dal Consiglio dei Ministri è positivo per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali e il contrasto alla vulnerabilità sociale, per quanto ci saremmo aspettati qualche sforzo di più” afferma il Presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini. “Sulle politiche familiari occorre più coraggio. Per le fasce più deboli bene l’ampliamento del bonus a favore di colf e badanti. Sul contrasto alla povertà ci si aspettava un tagliando al reddito di cittadinanza. Il permesso di soggiorno di sei mesi per tutti i lavoratori stranieri irregolari è una misura che accogliamo con favore, ma è una copertura temporanea che sembra considerare più l’utilità economica dei migranti. Ricordiamo infine che abbiamo sempre sostenuto le situazioni di maggior criticità e difficoltà, siamo stati anche riconosciuti nel nostro ruolo, ma ci saremmo aspettati un sostegno più concreto e incisivo, perché nel momento del bisogno il terzo settore ha dimostrato di esserci.

Sul piano del rilancio economico, le risorse messe in campo per lo sgravio dell’Irap e per l’ecobonus finalizzato alle ristrutturazioni insieme allo snellimento delle procedure burocratiche per accedere ai bonus, sono sicuramente importanti e rappresentano un aiuto immediato per i lavoratori e le imprese, ma crediamo che per far ripartire l’Italia sia necessario tracciare le linee per un piano di investimenti, dopo aver individuato quali ambiti oggi ci possano avviare verso un nuovo sviluppo, che abbia come leve la green economy e la formazione professionale. Se non è un’idea di futuro a guidarci, si rischia di perdersi in una serie di misure che possono aiutare ma rischiano anche di aumentare la burocrazia.

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Coronavirus: un impegno costruire legami e rapporti di solidarietà, di rispetto, di una vera fraternità, don Alberto Boschetto

Written by Manuela Abbate. Posted in Notizie Acli

Stiamo vivendo la seconda fase di “coranavirus”, e non sappiamo bene come andrà e quante fasi seguiranno ancora…

Giustamente preghiamo il Signore che liberi noi e tanti atri paesi da questa infezione. Sappiamo però che il Signore interviene normalmente attraverso il cuore e l’azione dei suoi fedeli. Ecco allora l’importanza della preghiera perché comprendiamo ciò che il Signore vuole dirci in questa situazione, cosa vuole che noi operiamo. Quali iniziative e orientamenti dobbiamo prendere per testimoniare la sua presenza tra di noi e il suo amore e questo a partire dalla nostra vita, dalle scelte quotidiane.

Non è detto che si uscirà da questa crisi più forti e più solidali, più democratici, la sofferenza di per se non rende migliori perché può spingere a chiuderci, ci può incattivire. Fondamentale pregare perché il Signore apra i nostri cuori e illumini la mente per offrire una testimonianza evangelica attiva, ed un impegno  costruire legami e rapporti di solidarietà, di rispetto, di una vera fraternità.

Le ACLI con il loro impegno nei servizi di patronato e fiscali alle famiglie e socio-politici  vogliono proprio andare in questa direzione, fare partecipare in pieno alla vita collettiva vivendo i doveri e di diritti necessari per il buon andamento della collettività e collaborare perché lo Stato sia sempre la comunità, dove i diritti e doveri  si allargano fino a coprire le esigenze più importanti perché la vita sia dignitosa e questo per tutti.

Don Alberto Boschetto

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Il progetto “UNA MANO PER LA SPESA”

Written by Manuela Abbate. Posted in Notizie Acli

Noi Acli e FAP  biellesi abbiamo aderito al progetto nazionale “UNA MANO PER LA SPESA” e stiamo  mettendo in piedi un supporto alle nuove povertà che l'emergenza sanitaria in corso, a seguito della pandemia Covid19, ha prodotto mietendo molte vittime e generando solitudine e povertà. [...]

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Dalla parte del bene comune.Leonardo Forgnone

Written by Manuela Abbate. Posted in Notizie Acli

In una delle case dell’Alpe avvengono ad inizio del 1944 numerosi incontri clandestini tra un comitato sindacale, che raccoglie i rappresentanti degli operai delle fabbriche e responsabili sindacali delle vallate biellesi, e una rappresentanza di industriali

Nel mese di marzo dello stesso anno, un accordo verbale sancisce i rapporti tra imprenditori e maestranze all’interno delle fabbriche. È, per tutti, il Patto della montagna.

L’unicità della realtà biellese, in cui è forte la solidarietà all’interno della comunità a difesa del territorio, aveva fatto confluire allo stesso tavolo le istanze di due parti sociali che condivisero ideologie e bisogni. Di fatto, stipularono un contratto, il contratto del Quadretto formalmente sottoscritto, a Liberazione avvenuta, con una cerimonia solenne.
Prevedeva aumenti salariali e la garanzia del salario anche quando l’attività doveva essere sospesa per ragioni eccezionali; parità di retribuzione tra uomo e donna e una riduzione delle ore di lavoro, che passarono da 48 a 40.

Leonardo Forgnone è stato uno dei  rappresentanti dei lavoratori  che ha partecipato agli incontri che hanno portato a questa intesa in un contesto di occupazione nazi fascista e la racconta in questo filmato della sua vita accessibile su you tube a “Dalla parte del bene comune. Leonardo Forgnone”

Il disegno è la copertina della pubblicazione della CISL Biellese per il 50° del Patto della Montagna

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Patto della Montagna. Leonardo Forgnone

Written by Manuela Abbate. Posted in Notizie Acli

 

In una delle case dell’Alpe avvengono ad inizio del 1944 numerosi incontri clandestini tra un comitato sindacale, che raccoglie i rappresentanti degli operai delle fabbriche e responsabili sindacali delle vallate biellesi, e una rappresentanza di industriali

Nel mese di marzo dello stesso anno, un accordo verbale sancisce i rapporti tra imprenditori e maestranze all’interno delle fabbriche. È, per tutti, il Patto della montagna.

L’unicità della realtà biellese, in cui è forte la solidarietà all’interno della comunità a difesa del territorio, aveva fatto confluire allo stesso tavolo le istanze di due parti sociali che condivisero ideologie e bisogni. Di fatto, stipularono un contratto, il contratto del Quadretto formalmente sottoscritto, a Liberazione avvenuta, con una cerimonia solenne.
Prevedeva aumenti salariali e la garanzia del salario anche quando l’attività doveva essere sospesa per ragioni eccezionali; parità di retribuzione tra uomo e donna e una riduzione delle ore di lavoro, che passarono da 48 a 40.

Leonardo Forgnone è stato uno dei  rappresentanti dei lavoratori  che ha partecipato agli incontri che hanno portato a questa intesa in un contesto di occupazione nazi fascista e la racconta in questo filmato della sua vita accessibile su you tube a “Dalla parte del bene comune. Leonardo Forgnone”

Il disegno è la copertina della pubblicazione della CISL Biellese per il 50° del Patto della Montagna