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Regolarizzare un lavoratore domestico “in nero” ?

Scritto da Patronato ACLI. Postato in Collaboratrici domestiche, assistenti familiari

Ho in prova, ma in nero, un’assistente familiare per mia madre anziana. Si tratta di una cittadina straniera senza permesso di soggiorno. C’è possibilità di regolarizzarla? Ci sarà un decreto flussi? Gentile signora, al momento non è prevista alcuna procedura di emersione che permetta di regolarizzare lavoratori non comunitari. Inoltre, non è possibile prevedere se e quando sarà emanato un “decreto flussi” che consenta la chiamata nominativa dall’estero di lavoratori stranieri. Dopo la regolarizzazione del 2012 non sono state previste altre procedure di ingresso. I Governi hanno deciso, vista la crisi economica, di permettere il solo ingresso di lavoratori altamente qualificati o stagionali (settori dell’agricoltura e del turismo) e, considerato l'aumento della disoccupazione in Italia, di favorire la ricollocazione di lavoratori italiani o stranieri già presenti regolarmente e subito disponibili sul mercato.

Consideri che dal 9 agosto 2012 il D. lgs 109/12 ha introdotto nuove sanzioni amministrative e penali nei confronti di datori di lavoro che impiegano stranieri che soggiornano in Italia irregolarmente. I datori di lavoro che occupano alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno, sono puniti con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e una multa di 5.000 euro per ciascun lavoratore. A queste sanzioni si sommano la sanzione per le mancate comunicazioni obbligatorie sul rapporto di lavoro istaurato (da 200 a 500 euro) e quella relativa all’omissione contributiva (da un minimo di 3.000 euro). Per questo motivo, prima di assumere un lavoratore non comunitario è indispensabile verificare che la persona scelta abbia un valido titolo di soggiorno che abiliti al lavoro. Patronato Acli nazionale, Venerdì, 03 Gennaio 2014 

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Sergio Delpiano

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