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Notizie Acli

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SARANNO FAMOSI: INTERVISTE A GIOVANI CANDIDATI

Scritto da Letizia Gallana. Postato in Istituzioni

Le elezioni sono ormai vicine, “Le Acli intervistano i giovani candidati” era il titolo di pagina nove del Biellese di Martedì 29 Aprile. Oggi le Acli hanno intervistato due giovani candidati consiglieri comunali per ciascun candidato sindaco, o meglio, avrebbero voluto ma alcuni non hanno aderito all’iniziativa. Coloro che “Saranno Famosi” oggi, in ordine alfabetico, sono: Campigli Maria Alessandra (Bi positive), Cogotti Greta (Partito Democratico), D’Amelio Lorenzo (Movimento 5 Stelle), Ercoli Alessio (Lega Nord), Fabaro Luca (Movimento 5 Stelle), Furia Paolo (Partito Democratico), Gesiot Andrea (Buongiorno Biella), Giavina Cospettin Caterina (Biella in Rosa) e Nardi Valentina (Buongiorno Biella).

Leggete qui per conoscerli meglio...

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Bottalico: primarie Pd, grande prova di democrazia

Scritto da Presidenza Acli nazionale. Postato in Istituzioni

"Quella di domenica 8 dicembre è stata una grande prova di democrazia e di partecipazione". Questo il commento di Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli alle primarie per la segreteria del Pd. Il nuovo segretario – prosegue Bottalico - del Partito Democratico Matteo Renzi, a cui manifestiamo sin d'ora la disponibilità al confronto sui temi programmatici, parte con una investitura forte che dovrà saper coniugare, secondo le migliori esperienze europee, con il luogo permanente della partecipazione politica dei cittadini, che è il partito, e con un avanzato programma economico e sociale, che a partire da una attenzione particolare ai milioni di concittadini caduti nella povertà, ed al resto dei ceti lavoratori sulla via della progressiva ri-proletarizzazione, faccia leva sulla solidarietà per l'uscita dalla crisi. 

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Fiat, dopo la Chrysler pensi al lavoro in Italia

Scritto da Acli nazionale. Postato in Lavoro

“L'acquisizione della Chrysler da parte della Fiat costituisce una brillante operazione di mercato: ora la Fiat dimostri altrettanto ingegno nell'utilizzare appieno le sue grandi capacità produttive in Italia”. Lo afferma Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli, per il quale “l'accordo stipulato dall'azienda italiana apre interessanti prospettive a condizione che venga mantenuto saldo l'ancoraggio della Casa torinese alla Nazione alla quale deve la sua affermazione su scala internazionale”.

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1° Maggio- Le ACLI: più occupazione e più lavoro buono

Scritto da Sergio Delpiano. Postato in Lavoro

 

«La questione del lavoro ha oggi due obiettivi che vanno perseguiti insieme: aumentare il numero degli occupati e far crescere il lavoro buono», afferma Stefano Tassinari, responsabile Lavoro e Vicepresidente nazionale delle Acli alla vigilia della Festa del Lavoro. «Lavoro buono però significa innanzitutto condizioni economiche e sociali dignitose che aumentino nelle persone e nella popolazione il livello di fiducia. Troppo spesso non solo nel mondo, ma nel nostro Paese, dipendenti, ma anche lavoratori autonomi e piccoli imprenditori lavorano sempre più in condizioni di ricatto. Ricatto perché ritmi, tempi e la completa possibilità di licenziare fa mettere in secondo piano affetti e diritti oppure perché i padroni delle filiere economiche impongono prezzi e ritmi che obbligano piccole imprese a lavorare sotto costo.

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Che cos’ha da dire la Resurrezione di Cristo al mondo del lavoro oggi?

Scritto da Manuela Abbate. Postato in Pace

Riflessione di Don Emanuele Biasetti, assitente spirituale Acli.
Non è semplice rispondere a questa domanda iniziale, dalla quale però non possiamo fuggire se vogliamo davvero interrogarci oggi, sul nostro essere cristiani nel mondo e cittadini attivi in questo tempo di cambiamento.
Al centro del Vangelo sta la Pasqua con la su cruda essenzialità, racchiusa tra due gesti di cura; dalla lavanda dei piedi agli oli e unguenti profumati. E qui possiamo iniziare a vedere il problema, ovvero il dare concretezza alla Pasqua del Signore nella nostra vita e in modo particolare nella nostra esperienza lavorativa. Abbiamo bisogno di entrare nella Pasqua per davvero.
È legittimo domandarsi come la dottrina della resurrezione dei corpi possa orientare la mia vita pratica, le mie azioni, i miei affetti. Infatti, non si tratta di un collegamento così evidente se sentiamo la necessità di spiegarlo, di giustificarlo al mondo e un poco anche a noi stessi.
I discepoli che hanno appena assistito allo spoiler per eccellenza che è la Trasfigurazione si domandavano giustamente l’un l’altro “che cosa volesse dire risorgere dai morti” (Mc 9,10). Naturalmente questa domanda dobbiamo farla nostra, sentircela posta sulle labbra e chiederci cosa significhi per ognuno di noi la resurrezione.
Allora è fondamentale partire dal piano umano e concreto delle nostre emozioni e dei nostri sentimenti per poi convergere, attraverso le pagine evangeliche, a decisioni concrete che spostino per davvero qualcosa nella mia vita.
Visto che è sempre opportuno iniziare da un punto concreto, diamo un nome a un problema in modo che possa essere attraversato dalla luce del Risorto, smascheriamo l’ostacolo grande e immenso che è ostile alla nostra Pasqua: il nostro egoismo. [...]