NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo
Stampa

Legge di STABILITÀ, il presidente ACLI BOTTALICO chiede il reddito di inclusione sociale (REIS)

Scritto da Super User. Postato in Welfare

“É ancora presto per un giudizio complessivo sulla legge di Stabilità varata ieri dal governo. Quello che conta sarà il testo definitivo – sottolinea Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli - che uscirà dal confronto parlamentare e con le forze sociali. Ma sulle linee annunciate dall'esecutivo, si può dire che sono molto condivisibili le enunciazioni di principio mentre è più articolato il giudizio sulle misure proposte per attuarli”.

“Alle Acli – prosegue Bottalico - stanno a cuore soprattutto due cose: l'avvio di una strategia per lo sviluppo che dia attraverso i salari e la leva fiscale, maggiori risorse per i consumi delle famiglie, presupposto indispensabile per frenare il loro impoverimento e per la ripresa. Ed in secondo luogo il mantenimento di un buon sistema di welfare, migliorando le prestazioni attuali ed introducendone di nuove come quelle per un piano nazionale contro la povertà, che confidiamo verrà inserito in questa manovra economica.

Noi chiediamo che le risorse necessarie per dare un po' d'ossigeno alle imprese, soprattutto a quelle piccole e medie, ed alle famiglie, per consentire quella riduzione della pressione fiscale sul lavoro che è stata annunciata, vengano recuperate innanzitutto dalla grande evasione fiscale e si vada ad indagare sugli ingentissimi beni e società di cittadini italiani nei paradisi fiscali.

Mentre riteniamo indispensabile il finanziamento di misure contro la povertà estrema, come il reddito di inclusione sociale proposto da Acli e Caritas, rileviamo positivamente per il sociale, il blocco dell’aumento dell’Iva che avrebbe avuto gravi effetti sulle cooperative sociali, il rifinanziamento del 5 per mille, della Social card e del fondo non autosufficienti.
Occorre procedere nella direzione annunciata, rendendo più coerenti i singoli interventi con i principi che hanno ispirato questa legge di stabilità.

Le Acli – conclude Bottalico - prendono molto sul serio la disponibilità affermata dal governo ad ascoltare le proposte del parlamento e dei corpi sociali intermedi, e l'impegno a migliorare questa finanziaria prima della sua approvazione definitiva, in molti punti (come la tassa dal nome misterioso Trise) ancora bisognosi di chiarimenti”.