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Servizi Acli

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Bonus 80 euro: colf e badanti lo recuperano presentando il 730.

Scritto da Operatori colf e badanti. Postato in Servizi Acli

colf

Anche coloro i quali sono provvisti di un datore di lavoro che non ricopre il ruolo di sostituto d’imposta, cioè che non effettua le trattenute Irpef in busta paga (vedi ad esempio colf e badanti) possono comunque godere del bonus Irpef da 80 euro (cosiddetto “bonus Renzi”) presentando il 730/2015. Come si ricorderà il beneficio è stato introdotto col Decreto legge n. 66 del 24 aprile 2014 (articolo 1), in materia di “Riduzione del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e assimilati”, con la finalità – spiega l’Agenzia delle Entrate nella Circolare 8/E 2014 –, “di ridurre nell’immediato la pressione fiscale e contributiva sul lavoro”, riconoscendo “un credito ai titolari di reddito di lavoro dipendente e di taluni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, la cui imposta lorda sia di ammontare superiore alle detrazioni da lavoro loro spettanti”.

Nella sostanza il bonus (da cui sono esclusi pensionati e lavoratori autonomi) corrisponde a un innalzamento della detrazione sul lavoro dipendente, e nel concreto si traduce in un credito da 80 euro al mese corrisposto per il periodo da maggio a dicembre 2014, per un totale quindi di 640 euro, visto che il decreto è entrato in vigore a maggio 2014. Questi 80 euro, però, sono destinati ai soli lavoratori dipendenti e assimilati che percepiscono annualmente un reddito complessivo (ad esclusione dell’abitazione principale) tra gli 8.001 e i 24.000 euro (fino 8.000 si è fiscalmente esenti), mentre dai 24.001 ai 26.000 euro gli 80 euro vanno a progressivamente scendere fino all’azzeramento. Di conseguenza chi percepisce redditi a partire dai 26.001 euro non può godere del bonus. Fra l’altro il meccanismo prevede che l’erogazione sia parametrata al periodo di lavoro nell’anno, vale a dire che per godere degli 80 euro pieni, non basta che la propria soglia di reddito rispetti i requisiti summenzionati, ma che il rapporto di lavoro perduri per tutti e 12 i mesi. In pratica, portando a casa un reddito pari a 20.000 euro, quindi perfettamente compreso nel range tra gli 8.001 e i 24.000, ma avendo lavorato soltanto per sei mesi, il bonus verrà comunque ricalcolato essendo più basso degli 80 euro canonici.

Vengono esclusi dal bonus solo quei contribuenti la cui imposta lorda risulti inferiore alle detrazioni da lavoro dipendente; viceversa qualora l’imposta lorda fosse azzerata da altre detrazioni - vedi ad esempio quelle per i familiari a carico - il bonus verrebbe comunque applicato.

Veniamo allora a tutti quei contribuenti il cui datore di lavoro, non essendo sostituto d’imposta, non ha potuto erogare il credito direttamente nelle buste paga del 2014. Queste persone avranno appunto l’opportunità di recuperarlo presentando un 730/2015 senza sostituto. Andando al CAF o da un intermediario dovranno munirsi della Certificazione Unica 2015 rilasciata dal proprio datore di lavoro, sulla quale dev’essere stato riportato il reddito effettivamente percepito nel 2014, al netto cioè dei contributi previdenziali già versati dallo stesso datore. Ora, in base a questo reddito verrà calcolata l’imposta, ma sarà anche calcolato il bonus, quindi l’imposta risentirà inevitabilmente del bonus (se ad esempio risultasse un bonus inferiore all’imposta, il primo sarebbe comunque “detratto” dalla seconda; viceversa con un bonus superiore all’imposta, il lavoratore andrebbe a credito e avrebbe quindi diritto a un rimborso; tale rimborso non proverrebbe però dal datore di lavoro, bensì dallo Stato). 

Nel modello 730/2015 l’Agenzia delle Entrate ha ritagliato uno spazio specifico denominato “Bonus Irpef”. Potete recarvi nei nostri sportelli per presentare la dichiarazione dei redditi e riceverete maggiori informazioni e chiarimenti a riguardo.

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VUOI ADERIRE AL PROGETTO A.A.A. ASSISTENZA AFFIDABILE A DOMICILIO?

Scritto da Sergio Delpiano. Postato in Collaboratrici domestiche, assistenti familiari

 

Il Progetto è realizzato attraverso reti di partenariato territoriali, finanziati dal POR-FSE 2014-2020 tramite un bando della Regione Piemonte “Interventi di sistema sul territorio regionale per la realizzazione di servizi integrati nell’area dell’Assistenza Familiare”. Gli enti coinvolti sono: APL Centro per l’Impiego di Biella – Consorzi Socio Assistenziali CISSABO e I.R.I.S. – ASL BI – ACLI Provinciali Biellesi – Consorzio Il Filo da Tessere – Anteo Cooperativa Sociale Onlus – Volare A Cooperativa Sociale Onlus – Gruppo di Volontariato Vincenziano “San Giuseppe” - Agenzia formativa Inforcoop Lega Piemonte Scrl.

Il progetto prevede azioni rivolte alle Famiglie e agli Assistenti Familiari.
Per le Famiglie: Informazioni rispetto l’accesso ai servizi , consulenza nella ricerca di un’Assistente Familiare, incentivi economici per la regolarizzazione del rapporto di lavoro con l’Assistente Familiare.
Per le Assistenti Familiari che abbiano già maturato un minimo di esperienza nel campo dell’Assistenza Famigliare: informazione, ricerca attiva e accompagnamento al lavoro, incontro domanda/offerta, tutoraggio, azioni di sostegno all’inserimento lavorativo nelle famiglie, validazione delle competenze e formazione complementare per il raggiungimento della qualifica di Assistente Familiare.

Informazioni sul bando si possono reperire nel seguente link della Regione Piemonte:
https://www.regione.piemonte.it/web/temi/diritti-politiche-sociali/diritti/pari-opportunita/assistenza-familiare

Prestazione di tipo socio assistenziale

Comuni su cui è attivo il servizio/prestazione
Comuni afferenti a CISSABO: Bioglio, Brusnengo, Callabiana, Camandona, Casapinta, Castelletto Cervo, Cossato, Curino, Lessona, Masserano, Mezzana Mortigliengo, Mottalciata, Pettinengo, Piatto, Quaregna Cerreto, Strona, Valdengo, Valdilana, Vallanzengo, Valle San Nicolao,Veglio, Vigliano Biellese,Villa del Bosco
Comuni afferenti a I.R.I.S.: Benna, Biella, Borriana, Candelo, Cavaglià, Cerrione, Dorzano, Gaglianico, Massazza, Ponderano, Roppolo, Salussola, Sandigliano, Verrone, Villanova Biellese, Andorno Micca, Campiglia Cervo, Miagliano, Pralungo, Piedicavallo, Ronco Biellese, Rosazza, Sagliano Micca, Tavigliano, Tollegno, Zumaglia, Camburzano, Donato, Graglia, Magnano, Mongrando, Muzzano Netro, Occhieppo Inferiore, Occhieppo Superiore, Pollone, Sala Biellese, Sordevolo, Ternengo, Torrazzo, Zimone, Zubiena

Destinatari del Servizio
Assistenti Familiari disoccupat* che abbiano maturato un minimo di esperienza nel lavoro di cura alla ricerca di un lavoro e/o di una formazione complementare
Famiglie alla ricerca di Assistenti Familiari per il lavoro di cura

Età:
maggiorenni

Hanno accesso alla prestazione i cittadini con una percentuale di invalidità di
Non è necessario il riconoscimento di un’invalidità civile
Cittadinanza:
italiana comunitaria ed extracomunitaria

Altri requisiti:
Per poter accedere alle prestazioni è necessario che l’Assistente Familiare sia disoccupata, con DID (Dichiarazione Disponibilità Immediata al lavoro) valida.

Le famiglie per ottenere i benefici previsti dal progetto devono assumere Assistenti Familiari che sono stati presi in carico dal Progetto.
Per l’erogazione degli incentivi economici finalizzati alla regolarizzazione del rapporto di lavoro dell’Assistente Familiare sono previsti requisiti specifici (vedi allegati)

Iter di accesso:
Le Famiglie o le Assistenti Familiari possono rivolgersi agli enti coinvolti nel progetto. Vedi volantino allegato.
Gli Assistenti Familiari devono rivolgersi al Centro per l’Impiego o ai Servizi Accreditati per il Lavoro ( Anteo Cooperativa Sociale Onlus e Consorzio Il Filo da Tessere) per poter essere presi in carico nell’ambito del progetto

Il progetto è attivo dal 07.11.2018 con durata fino al 06.11.2021

Documentazione necessaria per l’accesso:
E’ necessaria una documentazione specifica per poter beneficiare degli incentivi per la regolarizzazione del rapporto di lavoro con un’Assistente Familiare:
◊ Copia del documento identità del dichiarante
◊ Copia del documento di identità dell’interessato (se diverso dal dichiarante)
◊ Isee in corso di validità
◊ Obis-M dell’anno in corso
◊ Copia del contratto di lavoro dell’Assistente Familiare
◊ Esito della valutazione UVG / UMVD se effettuata
◊ Copia delle buste paga e dei versamenti dei bollettini MAV con le relative quietanze
Vedi gli allegati: Modulo C o criteri per gli incentivi

Costo del servizio
Non sono previsti costi

Erogatore del servizio:
Le azioni del progetto vengono erogate da: APL Centro per l’Impiego di Biella – Consorzi Socio Assistenziali CISSABO e I.R.I.S. – ASL BI – ACLI Provinciali Biellesi – Consorzio Il Filo da Tessere – Anteo Cooperativa Sociale Onlus – Volare A Cooperativa Sociale Onlus – Gruppo di Volontariato Vincenziano “San Giuseppe” - Agenzia formativa Inforcoop Lega Piemonte Scrl.

Riferimenti utili
Vedi volantino informativo

Modulistica allegata:
Volantino informativo
Modulo A : scheda per invio dell’Assistente Familiare ad altro Servizio; scheda prima presa in carico dell’Assistente Familiare