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Sinodo? Un pensiero di Don Emanuele Biasetti

Scritto da Manuela Abbate. Postato in Uncategorised

SINODO?
La Chiesa è chiamata in sinodo. A ben pensarci questa frase ha qualcosa di strano.
Gesù stesso ha fondato il suo ministero sul pilastro del cammino, dell’ascolto e dell’incontro più autentico. Se la nostra vita di Chiesa, se il nostro voler incarnare il Vangelo vuole avere un senso, indubbiamente dobbiamo ripercorrere le orme del maestro, incamminarci sui suoi passi e sulla direzione fondamentale del suo andare: l’Altro.
Allora converrete con me che, implicitamente, dire che la Chiesa è convocata in Sinodo, potrebbe essere letto come un monito: “Non stai facendo il tuo dovere! Riprendi il filo!”
Effettivamente l’intricata somma delle nostre fragilità porta la Chiesa a essere più “meretrix” che in altre epoche. Non parlo solo degli scandali economici o morali per i quali oltre al giudizio terreno ci sarà il giudizio di Dio, non dubito.
Parlo però delle nostre piccole e banali meschinità, vero fango sulla strada della sinodalità. Parlo dei miei piccoli interessi di pancia, del mio egoismo che diventa incapacità d’incontro, parlo della espulsione dalle nostre vite di ogni dinamica divina, appiattendo il tutto al freddo dato sociologico. Insomma, se abbiamo congedato Cristo, ora come possiamo fare a metterci sulla strada dell’incontro come lui ci ha mostrato?
Ecco che il sinodo è vitale per la Chiesa (di persone!) e per tutti noi. Sia questo tempo proficuo in primo luogo alla nostra conversione. Possa essere davvero una strada sulla quale abbiamo voglia di lasciarci cambiare a partire proprio da un più vivo incontro con l’Altro che sempre ci mostra dove vive l'altro, il prossimo, accanto a me.

Don Emanuele Biasetti, assistente spirituale Acli Biella

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Manuela Abbate

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