NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo
Stampa

Appello a sostegno di Papa Francesco

Scritto da Acli Biella. Postato in Notizie Acli

Papa-Francesco-foto-Olycom2 Una raccolta di firme per sostenere Papa Francesco di fronte agli attacchi a cui è costantemente sottoposto a causa del suo modo di operare è partita nel giorno di Natale da Don Luigi Ciotti, Presidente di Libera, Beati costruttori di Pace di don Albino Bizzotto e dal Biellese con "Una chiesa a più voci" (Parrocchia di San Defendente a Ronco di Cossato).

 

Senza ombra di dubbio l'atteggiamento innovativo di questo Papa sta infastidendo molti, la sua radicata fede per la semplicità, il suo richiamo alla sobrietà ed all'apertura è scomodo, soprattutto nei confronti di quella parte di Chiesa che ha fondamenta ben radicate nel potere.Questo appello è partito dalle comunità cristiane, da preti, da consacrati e da laici che condividono profondamente le idee di Francesco e la sua battaglia continua per scardinare una Chiesa troppo lontana dalla gente comune. Un appello per dire basta a tutti gli attacchi nei confronti dell'egregio operato di Papa Francesco.

Un appello supportato anche dalle Acli provinciali biellesi.

Ecco il testo della petizione su Firmiamo.it :

 

L’arrivo del Papa «venuto dalla fine del mondo» che assume il nome di Francesco presentandosi non come Pontefice Massimo, ma come Vescovo di Roma, provoca reazioni scomposte dentro la Curia vaticana che, falcidiata da scandali e corruzioni, considera il Papa come corpo «estraneo» al suo sistema consolidato di alleanze col potere mondano, alimentato da due strumenti perversi: il denaro e il sesso. 

Dapprima il chiacchiericcio sul «Papa strano» inizia in sordina, poi via via diventa sempre più palese davanti alle aperture di papa Francesco in fatto di famiglia, di «pastorale popolare» e di vicinanza con il Popolo di Dio per arrivare anche – scandalo degli scandali – a parlare con i non credenti e gli atei.

Dopo lo sgomento di un sinodo «libero di parlare», l’attacco frontale di cinque cardinali (Müller, Burke, Brandmüller, Caffarra e De Paolis), tra cui il Prefetto della Congregazione della Fede, ha rafforzato il fronte degli avversari che vedono in Papa Francesco «un pericolo» che bisogna bloccare a tutti i costi.

Rompendo una prassi di formalismo esteriore, durante gli auguri natalizi, lo stesso Papa elenca quindici «malattie» della Curia, mettendo in pubblico la sua solitudine e chiedendo coerenza e autenticità.

Come risposta all’appello del Papa, il giorno dopo, il 24 dicembre 2014, Veglia di Natale, scelto non a caso, il giornalista Vittorio Messori pubblica sul Corriere della Sera«una sorta di confessione che avrei volentieri rimandata, se non mi fosse stata richiesta», dal titolo «I dubbi sulla svolta di Papa Francesco», condito dall’occhiello: «Bergoglio è imprevedibile per il cattolico medio. Suscita un interesse vasto, ma quanto sincero?».

L’attacco è mirato e frontale, «richiesto», una vera dichiarazione di guerra, felpata in stile clericale, ma minacciosa nella sostanza di un avvertimento di stampo mafioso: il Papa è pericoloso, «imprevedibile per il cattolico medio». È tempo che torni a fare il Sommo Pontefice e lasci governare la Curia. L’autore non fa i nomi dei «mandanti», ma si mette al sicuro dicendo che il suo intervento gli «è stato richiesto».

Ci opponiamo a queste manovre, espressione di un conservatorismo, che spesso ha impedito alla Chiesa di adempiere al suo compito «unico» di evangelizzare. Papa Francesco è pericoloso perché annuncia il Vangelo, ripartendo dal Concilio Vaticano II, per troppo tempo congelato. I clericali e i conservatori che gli si oppongono sono gli stessi che hanno affossato il concilio e che fino a ieri erano difensori tetragoni del «primato di Pietro» e dell’«infallibilità del Papa» solo perché i Papi, incidentalmente, pensavano come loro.

Noi non possiamo tacere e con forza gridiamo di stare dalla parte di Papa Francesco. Con il nostro appello alle donne e agli uomini di buona volontà, senza distinzione alcuna, vogliamo fare attorno a lui una corona di sostegno e di preghiera, di affetto e di solidarietà convinta.

La «svolta di Papa Francesco» non genera dubbi, al contrario coinvolge e stimola la maggioranza dei credenti a seguirlo con stima e affetto. Il ministero del Vescovo di Roma e la sua teologia pastorale suscitano speranza e anelito di rinnovamento in tutto il Popolo di Dio e il suo messaggio è ascoltato con attenzione da molte donne e uomini di buona volontà, non credenti o di diverse fedi e convinzioni.

Desideriamo dire al Papa che non è solo, ma che, rispondendo al suo incessante invito, tutta la Chiesa prega per lui (cfr. At 12,2). È la Chiesa dei semplici, delle parrocchie, dei marciapiedi, la Chiesa dei Poveri, dei senza voce, dei senza pastori, la Chiesa «del grembiule» che vive di servizio, testimonianza e generosità, attenta ai «segni dei tempi» (Matteo 16,3) e camminando coi tempi per arrivare in tempo.

Allo stesso modo, molti non credenti, atei o di altre religioni, uomini e donne liberi, gli esprimono pubblicamente la loro stima e la loro amicizia. La sètta di «quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re» (Luca 7,25) e non possono stare con un Papa di nome Francesco che parla il Vangelo «sine glossa».

Papa Francesco, ricevi il nostro abbraccio e la nostra benedizione.

Roma, 25 dicembre 2014 – Natale di Gesù

Ecco il link dove votare la petizione: http://firmiamo.it/fermiamo-gli-attacchi-a-papa-francesco

 

Firmano:

Comunità di San Torpete Genova, con Paolo Farinella, prete

Ornella Marcato e Fabio Cozzo, coniugi

«Una Chiesa a più voci» di Ronco di Cossato Biella con Mario Marchiori, prete

Comunità Le Piagge Firenze, con Alessandro Santoro, prete

Noi Siamo Chiesa – Italia con Vittorio Bellavite, presidente

Aldo Antonelli, prete

Benito Fusco, fratello dei Servi di Maria

Luigi Ciotti, prete – Presidente di Libera

Centro Studi «Edith Stein» Lanciano, con Amedeo Guerriere, diacono e Carmine Miccoli, prete

Franco e Anna Borghi, coniugi

Luisa Marchini, laica

Beati i costruttori di pace, con Albino Bizzotto, prete

Coordinamento Teologhe italiane

Comunità cristiane di Base italiane

Alex Zanotelli, missionario

About the Author

Sergio Delpiano

More articles from this author